Tutankhamon e la guerra. Uomini e armi alla fine della XVIII Dinastia

L’Associazione Amici del Museo Stibbert, in collaborazione con il Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies, ha organizzato per il prossimo 13 febbraio una Conferenza dal titolo “Tutankhamon e la guerra. Uomini e armi alla fine della XVIII Dinastia“, che si terrà a Firenze presso l’Auditorium della Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini, alle ore 17,15.

La figura di Tutankhamon é nota al grande pubblico grazie a quella che è considerata la più importante scoperta archeologica del XX secolo: il rinvenimento da parte dell’archeologo britannico Howard Carter della sua tomba pressoché intatta nella Valle dei Re e del favoloso corredo funerario ivi contenuto. Inoltre, la stretta parentela di Tutankhamon con il discusso faraone Amenofi IV/Akhenaton ha amplificato l’interesse intorno alle vicende del giovane sovrano e dei suoi familiari alla fine della XVIII Dinastia.

Ma cosa conosciamo delle storia militare egiziana durante l’epoca Amarniana e Post Amarniana? Nonostante le fonti scritte, iconografiche e archeologiche a nostra disposizione siano frammentarie, è possibile svelare l’importanza dell’esercito e dell’attività militare – aspetti, a dire il vero, poco conosciuti e spesso sottovalutati – di uno dei momenti cruciali del Nuovo Regno egiziano.

A parlarcene e a svelarci i segreti delle istituzioni militari nella civiltà egiziana, ai tempi di Tutankhamon, sarà il dott.Alberto Maria Pollastrini, egittologo, membro dottorando dell’EA 4519 “Egypte ancienne: archéologie, langue, religion” presso l’EPHE di Parigi. Introduce i lavori l’archeologo Stefano Valentini.

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INGRESSO LIBERO
Info: amicidelmuseostibbert@gmail.com
www.camnes.org

LE FOTO DELLA CONFERENZA

Visita con Marco Merlo alla Sala dell’Armeria del Museo del Bargello


L’Associazione Amici Museo Stibbert organizza, per i propri associati e per chi ha intenzione di aderire per il 2018, una visita eccezionale alla Sala dell’Armeria del Museo del Bargello, sabato 16 dicembre p.v. alle ore 10.15.
La visita sarà guidata e commentata dal dott. Marco Merlo, conservatore del famoso Museo delle Armi di Brescia, che ha curato il riordino della Sala dell’Armeria e la collezione Medicea.
Chi desidera, dopo la Sala dell’Armeria, potrà visitare le altre collezioni del Museo.

Con questa iniziativa l’Associazione Amici Museo Stibbert anticipa il programma previsto per il prossimo anno, ricco di varie iniziative, pensate per approfondire la conoscenza che sicuramente sarà apprezzata da tutti soci, presenti e futuri.
Per partecipare alla visita sarà sufficiente presentarsi all’appuntamento davanti il Museo del Bargello.
Il costo da sostenere è esclusivamente il prezzo del biglietto del Museo, di euro 9,00.
Dopo l’esclusiva visita, chi desidera, potrà pranzare in un ristorante vicino il Bargello.

Per info:
Alessandro Del Taglia, Presidente Amici Museo Stibbert
amicidelmuseostibbert@gmail.com

“Il Museo Marzoli e le armi lombarde”: i video completi del convegno internazionale di studi

Con la ricorrenza dei trent’anni dall’apertura del Museo delle Armi “Luigi Marzoli” (1988-2018), Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei hanno promossa un convegno di tre giorni sul tema “Il Museo Marzoli e le armi lombarde”, svoltosi presso l’Auditorium di Santa Giulia dal 15 al 17 Novembre 2018.

Un convegno internazionale, interamente dedicato alle armi antiche, non si teneva in Italia dagli anni Ottanta e il trentennale del Museo delle Armi offre l’opportunità di dare spazio alle nuove correnti di studio che negli ultimi anni hanno rinnovato la tradizione oplologica. Il convengo si è proposto di indagare alcuni fondamentali argomenti della produzione armiera lombarda, in particolar modo bresciana, dal XV al XIX secolo, sotto diversi punti di vista e in relazione alla collezione del Museo delle Armi “Luigi Marzoli”.

La prima giornata si è articolata intorno alla produzione delle differenti tipologie di armi nel bresciano, partendo dall’estrazione e la lavorazione metallifera, per dipanarsi attraverso i differenti metodi di analisi metallografica (dal SEM all’analisi a neutroni, passando per le prove di microdurezza), per trattare nel dettaglio alcuni argomenti ancora oggi inediti o poco noti, come le tecniche decorative, le produzioni di corsaletti da piede, delle lame e delle canne da fuoco.

La seconda giornata ha affrontato alcuni macro temi, come i nuovi studi sull’armatura quattrocentesca e quella manierista, in relazione agli oggetti della collezione, che vanta alcuni pezzi di grande interesse, come la Rotella con il Trionfo di Bacco o il corsaletto da barriera appartenuto a Carlo Emanuele I di Savoia, alcuni dei quali ancora inediti; sono stata esaminate alcune armi particolarmente rare, come un’alabarda primitiva milanese o l’unico esemplare al mondo di punta di dardo.

La terza giornata, infine, ha avuto per oggetto alcuni importanti e poco noti argomenti legati agli armaioli e alla produzione armiera bresciana, in particolare delle armi da fuoco, dentro e fuori i confini della Serenissima, anche dal punto di vista storico-sociale ed economico, come la crisi della produzione gardonese, l’espatrio degli armaioli bresciani soprattutto nel Granducato di Toscana, le firme apocrife riscontrabili in ogni contenente e, localmente, la produzione di artiglierie in Brescia e la produzione di lame di Caino.

Nella quarta giornata i convegnisti sono stati ospitati al Museo e fabbrica Beretta a Gardone Val Trompia, per una visita al Museo, alla produzione industriale e a quella artigianale, che è stata utile e proficua integrazione agli interventi e ai dibattiti delle giornate precedenti.

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