“Le collezioni delle porcellane cinesi al tempo dei Medici” di Maria Chiara Donnini

La porcellana orientale era il filo conduttore del collezionismo di oggetti esotici in Toscana, era presente nelle collezioni Medicee sempre in forma crescente fino a raggiungere l’apice nel 1700.

Difficile era però individuare la provenienza dei manufatti se cinesi o giapponesi o addirittura italiani, data la descrizione che veniva riportata negli inventari sotto la voce generica di “porcellana”. Il gusto per l’esotico comprendeva anche altre curiosità come le giade, i tessuti, le armi, che venivano raccolte nelle così dette “camere delle meraviglie” e che in genere ogni palazzo signorile ne possedeva una più o meno fornita, questa forma d’interesse per le scienze, la botanica la matematica, la cartografia e la filosofia era stato il corpus del fermento del pensiero del Rinascimento fiorentino che animava l’attività intellettuale della città sotto la guida umanistica dei Medici, fino al suo massimo con la scuola neoplatonica. Il primo esempio di camera delle meraviglie lo possiamo rintracciare nella raccolta di Piero il Gottoso che aveva allestito un piccolo ambiente nei suoi appartamenti del palazzo di via Larga, attuale Palazzo Medici Riccardi. Successivamente Lorenzo il Magnifico approfondisce i suoi interessi culturali e l’allestimento delle sue collezioni con ogni sorta di oggetti insoliti provenienti dall’Oriente con particolare riferimento alla porcellana cinese. La raccolta è documentata già nei primi anni del 1400, alcuni oggetti vennero offerti a Lorenzo il Magnifico come doni di Stato e scambi diplomatici e comprendevano vasellame cinese bianco e blu e Celadon.

Foto n.1 – Dono a Lorenzo de Medici del sultano d’Egitto. Porcellana Celadon. Museo degli Argenti -Firenze

(Celadon è un tipo di porcellana monocromo di colore verde pallido simile
alla giada, o blu grigia traslucida con invetriatura, cioè ricoperta da uno smalto
vetroso. Il nome Celadon in francese significa verde chiaro, e furono proprio i
francesi a denominare questo tipo di porcellana dal nome di un personaggio
Celadon di un romanzo L’Astrea d’Honore d’Urfé, dove il colore delle
porcellane fu paragonato agli abiti di Celadon protagonista del romanzo).

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Le illustrazioni di Bruno Mugnai per il nuovo libro della serie “From Reason to Revolution 1721-1815”

Bruno Mugnai, nostro socio ed amico, ha realizzato le illustrazioni del libro dal titolo: “La cavalleria austriaca nelle guerre della Rivoluzione e Napoleoniche”, della serie From Reason to Revolution 1721-1815, recentemente pubblicato per i tipi della Casa Editrice inglese Helion & Company.
Autori: Enrico Acerbi e Andràs K. Molnàr

L’Austria è stata uno dei cinque principali protagonisti delle guerre napoleoniche. All’inizio del XIX secolo, l’esercito austriaco (Kaiserliche- Königliche Heer) era il terzo per numero di uomini e nel 1809 era uno dei meglio addestrati al mondo. I suoi soldati si batterono bene quasi ovunque ed erano considerati generalmente dagli avversari come combattenti coriacei. Tuttavia, ostacolati dal conservatorismo della gerarchie militari, gli eserciti di Casa d’Austria dovettero affrontare l’esercito più moderno d’Europa, guidato dai migliori comandanti del secolo. Nonostante le numerose sconfitte subite, i soldati austriaci si batterono sempre con disciplina e rivestirono sempre ruolo centrale nelle coalizioni contro la Francia, iniziando dalle campagne degli anni ’90 in Belgio, in Italia e in Germania, a quella di Austerlitz nel 1805, nell’equilibrato duello del 1809, fino alle ultime vittoriose battaglie del 1813-1814.

In particolare, la cavalleria austriaca fu sempre considerata una delle migliori d’Europa tanto dagli alleati che dagli avversari. Per la prima volta, questo argomento viene introdotto a partire dalle prime campagne contro la Francia fino alla spedizione contro Murat in Italia nel 1815. Il libro include le storie reggimentali di ciascuna unità ricostruita dalle fonti originali dell’Archivio di Guerra Austriaco, ed è completato da un ricco repertorio iconografia inedito, comprendente 16 dettagliate illustrazioni a colori che raffigurano soldati, uniformi ed equipaggiamento delle ‘giubbe bianche’ a cavallo dell’esercito del Kaiser.

Le donne e il potere nella storia: la Madame de Pompadour in videoconferenza il 25 gennaio

La Madame de Pompadour, di Francois Boucher 1756, Monaco di Baviera, Alte Pinakothek.

Lunedì 25 gennaio alle ore 19,15 sulla piattaforma Zoom:
La Madame de Pompadour a 300 anni dalla nascita: le donne e il potere nella storia”.

Video conferenza, con proiezione di immagini, del Prof. Ugo Barlozzetti: saggista e scrittore, membro del Direttivo della Società Italiana di Storia Militare e membro del Souvenir Napoléonien. Critico militante, membro dell’Accademia fiorentina dell’Arte del Disegno, Presidente del Gruppo Donatello di Firenze e Segretario Generale dell’Associazione Amici Museo Stibbert.

L’evento, aperto a tutti, è organizzato dal Rotary Club Firenze Brunelleschi.

Per collegarsi, CLICCA QUI all’orario indicato, oppure copia-incolla l’indirizzo sottostante: https://zoom.us/j/2286563141?pwd=bFVtdWxFNDIra0JKZ3RKcmdLTm92UT09


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