Giornata di studi in memoria di Lionello Giorgio Boccia

Si terrà il prossimo Giovedì 4 ottobre, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, nel Salone delle Feste del Museo Stibbert, in Via di Montughi 4 a Firenze, l’incontro internazionale in memoria di Lionello Giorgio Boccia, un’eccellenza nello studio delle armi antiche italiane del XX secolo. Cremonese di nascita, Lionello Giorgio Boccia, formatosi nell’ambito degli studi superiori a Firenze, è stato un intellettuale dai molti interessi, architetto, urbanista e politico.

La Fondazione Museo Stibbert insieme all’Associazione Amici del Museo Stibbert hanno voluto organizzare una giornata di studio che vede per la prima volta, a Firenze, l’incontro tra due generazioni di studiosi tra i più importanti a livello internazionale.

Dopo i saluti istituzionali di Enrico Colle, Sovrintendente del Museo Stibbert, di Alessandro Del Taglia, Presidente dell’Associazione Amici del Museo Stibbert, Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana e di Maria Federica Giuliani, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Firenze (in rappresentanza del Sindaco della città), interverranno studiosi italiani e internazionali: Cesare Calamandrei, Fulvio Cervini, Josè A. Godoy, Marco Merlo, Stuart W. Pyhrr e Mario Scalini.

Il convegno offre l’opportunità di apprezzare il contributo di Lionello Boccia, determinante sotto molti punti di vista, ma soprattutto nel campo dello studio delle armi antiche e delle armature, l’oplologia. Monografie, saggi, articoli, riordino delle collezioni e delle raccolte museali, pubbliche e private, ideazione e organizzazione di esposizioni, sono state le attività di Boccia metodologicamente esemplari. Fondamentale, tra l’altro, è stato il suo “Dizionario terminologico delle armi difensive dal Medioevo all’età Moderna” strumento essenziale per gli studi italiani sull’armatura.

Lionello Giorgio Boccia, dal 1978 al 1996, è stato il Soprintendente del Museo Stibbert, evidenziandone le potenzialità delle raccolte e permettendo di coglierne gli importanti aspetti culturali e scientifici. Il suo esempio ha favorito la formazione di una generazione di studiosi, ricercatori e restauratori che hanno ulteriormente approfondito e sviluppato la conoscenza delle raccolte del Museo Stibbert, anche nel complessivo contesto delle “arti applicate”, dai metalli ai tessili, dalle oreficerie alle porcellane, ai quadri fino al mobilio. Non è di minor importanza l’ordinamento e lo studio della biblioteca e dell’archivio, che documenta un periodo storico in cui Firenze tornò ad essere punto di riferimento della cultura europea. Lo stesso Frederick Stibbert studioso del costume si può considerare come l’antesignano della ricerca storica sulla moda e l’antropologia culturale.

Boccia ha sempre posto grande attenzione alla comunicazione delle attività del Museo Stibbert e della varietà delle collezioni, così come attualmente gli Amici del Museo Stibbert riuniti in associazione, intendono fare, valorizzando la ricchezza di questo patrimonio cittadino non solo agli specialisti ma anche alle giovani generazioni di studenti.

L’iniziativa è stata realizzata in compartecipazione con il Consiglio Regionale della Toscana e con il Patrocinio del Comune di Firenze.

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BIBLIOGRAFIA DI BOCCIA
INTERVENTO DI CESARE CALAMANDREI
LOCANDINA UFFICIALE
ARTICOLO TUTTOFIRENZE

Per info:
Mail: amicidelmuseostibbert@gmail.com –
Tel: +39 351806744

FOTO DELL’EVENTO

Le Bande Nere di Giovanni. L’eredità militare di Giovanni de’ Medici

Lunedì 9 luglio 2018, alle ore 17.00

Auditorium della Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini Via Faenza 43 – Firenze

L’Associazione Amici del Museo Stibbert offre, nella suggestiva cornice dell’antica chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini, in via Faenza 43 a Firenze, sede dell’istituto culturale per stranieri “Lorenzo dei Medici”, un interessante e straordinario incontro per recuperare aspetti significativi della storia di Firenze e dell’Italia nell’epoca affascinante e contraddittoria del Rinascimento.

Uno dei più attenti e produttivi studiosi che hanno affrontato la storia di Firenze e dei Medici tra il XV e il XVI secolo, il dott. Maurizio Arfaioli, Senior Research Fellow del Medici Archive Project, allievo di Michael Mallet, chiuderà il primo semestre di attività dell’Associazione con la conferenza Le Bande Nere dei Medici. L’eredità militare di Giovanni.

Arfaioli parlerà della dimenticata eredità militare di Giovanni de’ Medici, erroneamente noto ai più come ‘Giovanni delle Bande Nere’, e del ruolo chiave che tale eredità giocò nell’ascesa al potere di suo figlio Cosimo I e nella nascita della Firenze ducale.

L’autore della monografia “The Black Bands of Giovanni” chiarirà molti aspetti di un personaggio che molti credono di conoscere ma che riserva molte sorprese.

Seconda Conferenza italiana di Public History, AIPH, a Pisa

Mercoledì 13 giugno 2018 – dalle ore 15.00 alle ore 17.00

Venerdì 15 giugno 2018 – alle ore 13.00

Il dott. Paolo Coturri, dell’Associazione Amici del Museo Stibbert, è stato invitato a partecipare come relatore della seconda edizione della AIHP, Conferenza italiana di Public History che si svolgerà a Pisa dall’11 al 15 giugno 2018, in varie sedi.

Quest’anno il convegno, che ha per titolo “Metti la Storia al lavoro” presenta un programma vasto e importante in cui Paolo Coturri (113° Régiment de ligne,AFBIS) è stato chiamato a dare un contributo storico notevole sul tema delle “Rievocazioni storiche”, il 13 giugno dalle ore 15.00 alle ore 17.00, nel Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Aule PAO C1, D1, E1, durante il primo Speed Networking  dove studenti, laureandi, dottorandi e aspiranti public historian si incontreranno per due ore con professionisti di varie discipline della PH per porre domande, presentare progetti e chiedere consigli, oltre che cercare soluzioni di inserimento nel mercato del lavoro.

Il 15 giugno, Paolo Coturri, alle ore 13.00 farà un secondo intervento con il prof. Ugo Barlozzetti, anche lui degli Amici del Museo Stibbert, e con il Dott. Daniele Vergari, Accademico dei Georgofili e socio dell’AFBIS, tutti membri del Comitato scientifico del Museo Regionale del Figurino Storico di Calenzano: di questo ventennale Museo ricorderanno la storia e le attività. La sera stessa del 15, alle ore 19.00 verrà inaugurata all’interno del Museo, una Mostra di Figurini storici dal titolo: Guelfi e Ghibellini in Toscana Sec XIII-XIV, accompagnata da un catalogo a colori di 64 pagine. Per inciso l’Associazione Fiorentina Battaglie in Scala ha esposto, e lo è tuttora, in occasione del 170° anniversario, un diorama della Battaglia di Curtatone e Montanara.

Durante tutti i quattro giorni del convegno saranno condivise e discusse esperienze e pratiche, oltre che un confronto sulle tante sfide della PH, al fine di far emergere la varietà delle sperimentazioni oggi in Italia, con una serie articolata di ambiti e temi, dalla memoria ai metodi, dalle professioni alle forme di narrazione e ai rapporti con il territorio.

L’Associazione Italiana di Public History (AIPH) è nata nel 2016 con il sostegno della International Federation for Public History (IFPH) e della Giunta Centrale per gli Studi Storici. Nel giugno del 2017 a Ravenna ha tenuto il suo primo congresso nazionale ed eletto gli organi direttivi dell’Associazione. Ha lo scopo di: Promuovere la conoscenza storica e le metodologie della ricerca storica presso pubblici diversi favorendo il dialogo multidisciplinare;
Valorizzare pratiche ed esperienze che puntano sul coinvolgimento attivo di gruppi e comunità anche nel mondo digitale;

Promuovere e valorizzare ricerche storiche innovative e di qualità i cui risultati sono conseguiti anche grazie a metodologie e pratiche di partecipazione che consentono, talvolta, l’emersione di nuovi documenti.

Definire e condividere buone pratiche professionali e accademiche di Public History e di standard per la valutazione della disciplina in Italia;

Sviluppare la Public History come nuova disciplina universitaria;

Contrastare gli “abusi della storia”, ovvero le pratiche di mistificazione sul passato finalizzate alla manipolazione dell’opinione pubblica;

Valorizzare il patrimonio storico culturale italiano, in ogni sua forma;

Offrire competenze professionali laddove la storia come sapere critico e le metodologie della ricerca storica siano necessarie anche per la risoluzione di problemi del presente.

Alla Public History, settore delle scienze storiche, aderiscono storici che svolgono attività attinenti alla ricerca e alla comunicazione della storia all’esterno degli ambienti accademici nel settore pubblico come nel privato, con e per diversi pubblici.
È anche una nuova disciplina universitaria finalizzata alla formazione dei public historian.

I public historian operano nelle istituzioni culturali, nei musei, negli archivi, nelle biblioteche, nei media, nell’industria culturale e del turismo, nelle scuole, nel volontariato culturale e di promozione sociale e in tutti gli ambiti nei quali la conoscenza del passato sia richiesta per lavorare con e per pubblici diversi. Sono public historian anche gli storici universitari che hanno scelto la Public History come tema di ricerca e insegnamento o che interagiscono con pubblici esterni alla comunità accademica per fare storia (la storia applicata fuori dall’università viene talvolta chiamata “terza missione” dopo insegnamento e ricerca).