Convegno “Napoleone Bonaparte a Firenze: il Giglio e le Bonnes Villes” sabato 18 gennaio a Palazzo Vecchio (VIDEO)

In occasione del recupero del Decreto Napoleonico del 1811 che sostituiva il Giglio di Firenze, sabato 18 gennaio alle ore 10,30 presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio si terrà l’interessante convegno Napoleone Bonaparte a Firenze. Il Giglio e le “Bonnes Villes”.

Il convegno si aprirà con i saluti istituzionali di Luca Milani (Presidente del Consiglio Comunale di Firenze), Eugenio Giani (P. del Consiglio Regionale Toscana), il presidente Alessandro Del Taglia (Amici del Museo Stibbert) e Christian Bourdeille (Presidente del Souvenir Napoléonien). A proseguire gli interventi del Principe Charles Bonaparte (Presidente della Federazione Europea delle città napoleoniche), Jacques Mattei (Direttore della Federazione Europea delle città napoleoniche), lo storico Zeffiro Ciuffoletti, Enrico Colle (Direttore del Museo Stibbert) e Alessandro Guadagni (coordinatore del souvenir Napoléonien).

SCARICA L’INVITO: IL GIGLIO E LE BONNES VILLES


Segnaliamo inoltre per chi fosse interessato uno scritto di Domenico Lentini, Responsabile per il Souvenir Napoléonien dell’Area Metropolitana di Firenze:

MACCHE’ BONNE VILLE, MEGLIO IL GIGLIO! (Storia & storie di Toscana, Settembre-Ottobre 2019);


ALTRE FOTO:


Ringraziamo per il prezioso contributo Franco Mariani che ha ripreso l’evento:

(Tutti i diritti riservati a www.laterrazzadimichelangelo.it © 2020)

FOTO DELL’EVENTO


 

Seconda Conferenza italiana di Public History, AIPH, a Pisa

Mercoledì 13 giugno 2018 – dalle ore 15.00 alle ore 17.00

Venerdì 15 giugno 2018 – alle ore 13.00

Il dott. Paolo Coturri, dell’Associazione Amici del Museo Stibbert, è stato invitato a partecipare come relatore della seconda edizione della AIHP, Conferenza italiana di Public History che si svolgerà a Pisa dall’11 al 15 giugno 2018, in varie sedi.

Quest’anno il convegno, che ha per titolo “Metti la Storia al lavoro” presenta un programma vasto e importante in cui Paolo Coturri (113° Régiment de ligne,AFBIS) è stato chiamato a dare un contributo storico notevole sul tema delle “Rievocazioni storiche”, il 13 giugno dalle ore 15.00 alle ore 17.00, nel Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Aule PAO C1, D1, E1, durante il primo Speed Networking  dove studenti, laureandi, dottorandi e aspiranti public historian si incontreranno per due ore con professionisti di varie discipline della PH per porre domande, presentare progetti e chiedere consigli, oltre che cercare soluzioni di inserimento nel mercato del lavoro.

Il 15 giugno, Paolo Coturri, alle ore 13.00 farà un secondo intervento con il prof. Ugo Barlozzetti, anche lui degli Amici del Museo Stibbert, e con il Dott. Daniele Vergari, Accademico dei Georgofili e socio dell’AFBIS, tutti membri del Comitato scientifico del Museo Regionale del Figurino Storico di Calenzano: di questo ventennale Museo ricorderanno la storia e le attività. La sera stessa del 15, alle ore 19.00 verrà inaugurata all’interno del Museo, una Mostra di Figurini storici dal titolo: Guelfi e Ghibellini in Toscana Sec XIII-XIV, accompagnata da un catalogo a colori di 64 pagine. Per inciso l’Associazione Fiorentina Battaglie in Scala ha esposto, e lo è tuttora, in occasione del 170° anniversario, un diorama della Battaglia di Curtatone e Montanara.

Durante tutti i quattro giorni del convegno saranno condivise e discusse esperienze e pratiche, oltre che un confronto sulle tante sfide della PH, al fine di far emergere la varietà delle sperimentazioni oggi in Italia, con una serie articolata di ambiti e temi, dalla memoria ai metodi, dalle professioni alle forme di narrazione e ai rapporti con il territorio.

L’Associazione Italiana di Public History (AIPH) è nata nel 2016 con il sostegno della International Federation for Public History (IFPH) e della Giunta Centrale per gli Studi Storici. Nel giugno del 2017 a Ravenna ha tenuto il suo primo congresso nazionale ed eletto gli organi direttivi dell’Associazione. Ha lo scopo di: Promuovere la conoscenza storica e le metodologie della ricerca storica presso pubblici diversi favorendo il dialogo multidisciplinare;
Valorizzare pratiche ed esperienze che puntano sul coinvolgimento attivo di gruppi e comunità anche nel mondo digitale;

Promuovere e valorizzare ricerche storiche innovative e di qualità i cui risultati sono conseguiti anche grazie a metodologie e pratiche di partecipazione che consentono, talvolta, l’emersione di nuovi documenti.

Definire e condividere buone pratiche professionali e accademiche di Public History e di standard per la valutazione della disciplina in Italia;

Sviluppare la Public History come nuova disciplina universitaria;

Contrastare gli “abusi della storia”, ovvero le pratiche di mistificazione sul passato finalizzate alla manipolazione dell’opinione pubblica;

Valorizzare il patrimonio storico culturale italiano, in ogni sua forma;

Offrire competenze professionali laddove la storia come sapere critico e le metodologie della ricerca storica siano necessarie anche per la risoluzione di problemi del presente.

Alla Public History, settore delle scienze storiche, aderiscono storici che svolgono attività attinenti alla ricerca e alla comunicazione della storia all’esterno degli ambienti accademici nel settore pubblico come nel privato, con e per diversi pubblici.
È anche una nuova disciplina universitaria finalizzata alla formazione dei public historian.

I public historian operano nelle istituzioni culturali, nei musei, negli archivi, nelle biblioteche, nei media, nell’industria culturale e del turismo, nelle scuole, nel volontariato culturale e di promozione sociale e in tutti gli ambiti nei quali la conoscenza del passato sia richiesta per lavorare con e per pubblici diversi. Sono public historian anche gli storici universitari che hanno scelto la Public History come tema di ricerca e insegnamento o che interagiscono con pubblici esterni alla comunità accademica per fare storia (la storia applicata fuori dall’università viene talvolta chiamata “terza missione” dopo insegnamento e ricerca).

Pietro Baldini: un mugellano. Dalla Legion d’Onore di Bautzen a Curtatone

29 marzo 2018 – ore 17.30 – Hotel Atheneum, Firenze

L’Associazione Amici del Museo Stibbert organizza la conferenza sulla figura di Pietro Baldini a cura del prof. Ugo Barlozzetti e del dott. Paolo Coturri, presso l’Hotel Atheneum di Firenze, in via Cavour, 88.

Si stima che fra 20 e 24.000 toscani abbiano partecipato alle campagne napoleoniche, dopo l’annessione della Toscana all’Impero francese, avvenuta nel 1808.

La maggior parte di questi soldati furono coscritti di leva, e combatterono dalla Spagna alla Russia su tutti i campi di battaglia di Napoleone, spesso non facendo ritorno alle loro case. Quelli che tornarono, per spirito unitario e per capacità militare, diventarono i quadri ed i comandanti dei Regolari e dei Corpi Volontari che combatterono nella Prima Guerra di Indipendenza nel 1848-49.

Fra questi vi fu Pietro Baldini, nato a Borgo San Lorenzo, che, nel 1813, a Bautzen, si guadagnò sul campo la promozione di ufficiale e la decorazione della Legion d’Onore, il cui pezzo originale è conservato oggi nel Museo Stibbert.

35 anni dopo, nel 1848 lo troviamo a comandare il 1° battaglione di Linea toscano a Curtatone, al fianco di altri veterani della Grande Armée.

Della sua carriera militare e di quella dei suoi commilitoni ne parleranno Ugo Barlozzetti e Paolo Coturri.